Sintesi di peptidi personalizzata

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Sintesi di peptidi fino a 150 AA

Grazie ad esperti nella sintesi di peptidi, ProteoGenix è in grado di sintetizzare peptidi fino a 150 AA

Gamma di modifiche illimitate

ProteoGenix offre una gamma di modifiche di peptidi illimitate per adattarsi a tutte le vostre applicazioni.

Nessun risultato, nessun pagamento

Il vostro progetto è la nostra priorità, quindi ricominciamo da capo fino a che non otteniamo il peptide corretto, o non vi chiediamo alcun pagamento.

Domande frequenti sulla sintesi di peptidi

CHE COSA INCLUDE IL NOSTRO SERVIZIO DI SINTESI DI PEPTIDI?

Il nostro servizio di sintesi di peptidi include il peptide liofilizzato e un report con l’analisi QC completa (sequenza di aminoacidi, informazioni sulle modifiche, purezza del peptide, spettro di massa e HPLC).

QUALE GRADO DI PUREZZA SCEGLIERE PER LA SINTESI DI PEPTIDI?

Il grado di purezza della sintesi di peptidi può avere un impatto importante sul prezzo della sintesi di peptidi personalizzata, ma può anche essere decisivo per il successo dei vostri esperimenti. Per questo motivo, vi mettiamo a disposizione una tabella che riassume il grado di purezza dei peptidi richiesti per diverse applicazioni.

Grado di purezza del peptide Applicazioni

Grezzo

  • Studi di interazione (ligando-recettore, proteina-proteina, ecc.)

  • Screening per mutazioni

  • Ottimizzazione della sequenza

>70%

  • Produzione di anticorpi policlonali

  • Test ELISA

>80%

  • Produzione di anticorpi monoclonali

  • Test in vitro

  • Studi quantitativi di inibizione

  • Studi quantitativi di interazione

  • Studi NMR

>95%

  • Cristallografia

  • Studi quantitativi

Certamente, se la vostra applicazione non è menzionata nella tabella, potete contattare il nostro account manager dedicato, che sarà lieto di aiutarvi a scegliere il grado di purezza del peptide più appropriato!

COME POSSO RENDERE SOLUBILE IL MIO PEPTIDE?

ProteoGenix è in grado di fornire un servizio di test di solubilità. In questo caso, non dovrete utilizzare parti della vostra fornitura per i test di solubilità.

Se scegliete di farlo autonomamente, il metodo più utilizzato si basa sulla determinazione della carica del vostro peptide. Per i piccoli peptidi con un massimo di 5 aminoacidi, l’acqua distillata rimane la prima opzione. Per gli altri casi, potete fare riferimento a questa breve guida che vi aiuta a determinare le condizioni di solubilizzazione ottimali in base alla vostra sequenza di peptidi personalizzata:

  1. Assegnare un valore di -1 per ciascun residuo acido (Asp / D, Glu / E) e all’estremità terminale di acido carbossilico. Assegnare un valore di +1 a ciascun residuo basico (Arg / R, Lys / K, His/h) e all’estremità terminale amminica. Sommare i valori per determinare la carica complessiva del peptide.

  2. Se la carica complessiva è positiva, cercare di sciogliere il peptide in acqua. Se il peptide non si scioglie, acidificare aggiungendo una soluzione di acido acetico (tra 10 e 30%). Aggiungere TFA se l’acido acetico non permette la diluizione del peptide a una concentrazione sufficiente.

  3. Se la carica complessiva è negativa e il peptide non contiene residui di cisteina, cercare di sciogliere il peptide in acqua. Se il peptide non si scioglie, aggiungere idrossido di ammonio per ottenere la concentrazione desiderata.

  4. Se la carica complessiva calcolata è pari a zero, la diluizione può essere ottenuta mediante solventi organici come metanolo, etanolo, isopropanolo o aceto nitrile. È possibile usare una piccola quantità di DMSO e diluire con acqua a seconda dell’applicazione finale. È necessario prestare attenzione ai peptidi contenenti residui di cisteina, metionina o triptofano poiché sono sensibili all’ossidazione. In questi casi, sostituire DMSO con DMF.

Sintesi di peptidi per la produzione di anticorpi

SELEZIONE DEL PEPTIDE

Gli antigeni composti da peptidi sintetici possono rappresentare uno strumento potente per la produzione di anticorpi policlonali e monoclonali (ad. sviluppo di ibridomi). Quasi sempre, la scelta del peptide si basa sull’esame della sequenza di proteine native per la selezione degli epitopi. Le sequenze antigeniche vengono spesso scelte in base alle proprietà chimico-fisiche come l’idrofilia, la flessibilità e l’accessibilità:

  • Le sequenze idrofile vengono spesso privilegiate poiché le proteine in soluzioni acquose hanno residui idrofilici esposti in superficie.
  • L’accessibilità della sequenza target nella proteina nativa deve essere inoltre studiata, poiché l’ingombro sterico può ostacolare l’interazione anticorpo-antigene.
  • Anche la flessibilità della struttura secondaria è considerata una proprietà molto importante, perché rappresenta una buona scelta per la produzione di anticorpi rispetto alle proteine native.

La lunghezza dell’antigene peptidico è un altro punto cruciale da considerare perché i peptidi corti (<10 AA) non possiedono una dimensione sufficiente per svolgere la funzione di epitopo, mentre i peptidi lunghi (>20 AA) possono adottare conformazioni non riflesse nella struttura della proteina nativa. Quindi, un antigene peptidico da 10-20 AA è generalmente considerato ottimale per la produzione di anticorpi.

STRATEGIA PER L’ACCOPPIAMENTO DEI PEPTIDI

Un peptide da solo generalmente tende a suscitare una risposta immunitaria debole. Per ovviare a questo problema, viene di solito coniugato a una molecola carrier. La coniugazione dei peptidi con un carrier richiede di tenere in considerazione due aspetti:

  • Orientamento dei peptidi: la regola generale è che il peptide deve essere sempre presentato in una maniera simile a come verrebbe presentato dalla proteina nativa.
  • Natura della proteina carrier: la proteina carrier contiene diversi epitopi che stimolano la risposta immunitaria. KLH e BSA sono le proteine carrier più usate, con una preferenza per KLH che non viene impiegata in test sperimentali e offre una maggiore immunogenicità.

Principio per la sintesi di peptidi

La sintesi di peptidi si basa principalmente sulla sintesi in fase solida con metodo Fmoc sviluppato da Atherton e Sheppard negli anni ‘70.
La sintesi di peptidi in fase solida si basa sull’accoppiamento graduale di aminoacidi per far crescere la catena peptidica desiderata. In questo metodo, la catena peptidica è legata covalentemente a una resina insolubile, ovvero un polimero sintetico che contiene gruppi funzionali.

Questi gruppi reagiscono con l’estremità carbossilica di aminoacidi N-protetti generando un legame covalente. Le reazioni non desiderate (e quindi i sottoprodotti) vengono evitate proteggendo temporaneamente il gruppo amminico terminale e proteggendo permanentemente le catene laterali. La deprotezione dell’amminoacido accoppiato in fase solida e l’attivazione dell’estremità carbossilica dell’aminoacido aggiunto causa l’accoppiamento dell’amminoacido. Ciascuna fase è separata da una fase di lavaggio che permette la rimozione di eventuali sottoprodotti e reagenti in eccesso.

La sintesi di peptidi consiste nella ripetizione di questa reazione fino all’ottenimento della sequenza desiderata. Il peptide finale viene staccato dalla resina grazie a un potente acido (di solito TFA).